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Festa della Donna, origini e biglietto d’auguri

L’8 marzo festeggiamo la festa della donna, ma quanti si ricordano perché si festeggia e il motivo per cui si regala un ramoscello di mimosa?

Questa ricorrenza è nata per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno affrontato nella storia (e ancora oggi) per far sentire la propria voce e far valere i propri diritti.

Se le donne oggi possono vestirsi come vogliono, votare, lavorare ed essere indipendenti è grazie alle proteste e battaglie che alcune coraggiose donne del passato hanno portato avanti per spezzare i modelli sociali e culturali in cui non si riconoscevano.

Ma quale fu il primo evento storico a cui la festa dell’8 marzo si ispira?

Durante la Rivoluzione di febbraio in Russia, nel pieno della Prima Guerra Mondiale l’8 marzo 1917, oltre agli uomini in rivolta, anche molte operaie russe scesero in strada per protestare contro lo Zar.

Ecco perché l’8 marzo è diventata la data simbolo della protesta e delle lotte che accompagnano e difendono l’intero genere femminile.

Ma la vera prima Giornata Internazionale della Donna (questo il nome ufficiale) si verificò nei primi anni di inizio ‘900, quando la popolazione femminile cominciava a mobilitarsi per reclamare maggiori diritti, primo su tutti il diritto di votare esattamente come la popolazione maschile.

Era il 1909 quando il Partito Socialista americano promosse l’idea di una giornata dedicata all’importanza delle donne all’interno della società.

L’iniziativa usci presto dai confini nazionali e ispirò l’attivista Clara Zetkin, che nel 1910 manifestò alla seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste tenutasi a Copenaghen, in Danimarca.

Fu solo nel 1921 che si senti il bisogno di dare una data internazionale alla Giornata Internazionale della Donna e probabilmente la scelta cadde sull’8 marzo per ricordare la protesta del 1917.

Praticamente fu la manifestazione contro lo Zar da parte delle operaie Russe a ispirare l’8 marzo come giornata simbolo delle donne e dei loro diritti, istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte dalle donne, ma anche le discriminazioni di cui sono state e sono ancora oggetto nel mondo oggi.

La mimosa come simbolo per la Festa della Donna

In Italia la prima Giornata internazionale della donna è stata festeggiata il 22 marzo 1922. Furono tre donne, Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei che nel 1946, individuarono la mimosa come simbolo ufficiale della ricorrenza .

Scelta dovuta  stagione di fioritura di questo fiore, che sboccia proprio nei primi giorni di marzo. Il giallo del fiore di mimosa, inoltre, è il colore che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita, diventando così metafora delle donne che si sono sacrificate per l’uguaglianza di genere.

Alternativa al ramoscello di mimosa

Sai che regalare un ramoscello di mimosa fiorito e reciso non è l’unica soluzione per omaggiare una donna in questa giornata?

Infatti anche le mimose in vaso possono fiorire, puoi trovare queste splendide piantine già fiorite da molti fioristi e anche in alcuni supermercati.

Stampa un biglietto di auguri per la Festa della Donna

Qui puoi stampare il tuo biglietto d’auguri per dedicarlo alla donna che vuoi.

Ecco due alternative: un’e-card da anticipare come allegato a un’email di auguri, oppure un classico bigliettino da stampare e consegnare insieme a un fiore o un regalo.

Se opti per il bigliettino stampato, ti consigliamo di scegliere carta riciclata o proveniente dalla filiera certificata FSC o PEFC Italia.

Scarica grafica da inviare via email

Scarica grafica da stampare

 

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